Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Le attribuzioni (incerte) sono tratte dalle concordanze: Antonio Farina I-Nc 33.4.4 e I-Rn Mus. 68; Giovanni Legrenzi B-Bc 15322 e I-Nc 33.5.32; Giovanni Antonio Boretti D-B Mus. Ms 30182. Cfr. Bibliografia. Le altre fonti hanno un organico più ampio: 2 vl, S, bc; le arie hanno anche una seconda strofa e sono presenti ritornelli strumentali.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
CIntia dolente e mesto
E con miseri passi
Se dormi ben mio
Ah che qui mi trattiene
Porte rigide porte
Ma i cardini severi
T'amerò sin'alla morte
Trascrizione del testo poetico
Cintia, dolente e mesto
Alle tue mura intorno
Volgo le disperate afflitte piante
Felice un tempo or disperato amante.
E con miseri passi
Sol dell’albergo tuo circondo i sassi.
Se dormi ben mio
Deh sogna d’amarmi
Che meno poss’io
All’alta mia fé
Mai chieder da te.
Sì picciol desio
Chi può contrastarmi
Se dormi ben mio
Deh sogna d’amarmi.
Ah che qui mi trattiene
Lusinga infruttuosa
Da custodia gelosa
Mi vien tolto il mio bene
E di speranza ch’i miseri consola
Non mi resta in tant’ombre un’ombra sola.
Porte rigide porte
Ch’al mio furtivo piè cedesti un tempo
Se mai l’amiche soglie
Sparsi di rose e seminai di fiori
L’odiosi rigori più non serbate
E varco deh più non m’impedite
E per pietà del mio languir v’aprite.
Ma i cardini severi
Strider non odo et io
Di pietà disperato
Inutilmente prego
Cerco prego crudel quercia inclemente
Ah se negletto escluso
Dagli alberghi adorati
Invan qui piango almen Cintia vezzosa
Odi queste mie voci e poi riposa.
T’amerò sin’alla morte
Né il mio ardor s’estinguerà.
I legami del tuo crine
Nel mio cor non havran fine
E disciorli non potrà
Tempo né sorte
T’amerò sin’alla morte.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Rostirolla
collocazione MS MUS Rost 303 (1)
Scheda a cura di Teresa Gialdroni