Tipo record
Tipo documento
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Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo dal frontespizio.
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Fille, oh Dio, chi t’asconde?
Tortorella sconsolata
Ermi e solinghi orrori
Tornate a consolar
Trascrizione del testo poetico
Fille, oh Dio, chi t’asconde?
E dove sei? Chi Fillede m’addita?
Chi mi rende il mio bene?
Voi, verdi piante armose,
Voi per pietà mi dite
Così la vostra chioma
Gel non opprima ed aquilon non scuta
E da vedovi rami
La bipenne crudel lunge ne sia.
Dov’è Fillide mia?
E tu, limpido rivo,
Se il tuo placido corso
Di sciolta neve o di lanuto gregge
Importuno pastor non turbi mai.
Dov’è Fillide mia?
Dimmi sel sai
Ma tu già non m’ascolti
Bellissima cagion de’ pianti miei.
Tortorella sconsolata,
Così mesta errar non suole
Per cercar la cara prole
Ch’empio artiglio a lei rapì.
Come io cerco in ogni loco
La mia Fille, il mio bel foco,
Per trovar negl’occhi suoi
L’alma mia ch’a lei fuggì.
Ermi e solinghi orrori,
Sole e deserte arene
Ove vestigio uman mai non s’imprime,
Sol ritrova il mio duolo in voi ristoro,
Torna, o Fille, cor mio,
Torna, o mi moro.
Queste le rive sono,
Son le campagne queste,
Son le foreste
Ove col mio bel sol sì spesso errai qui,
Mesta la mirai quando
Pallida in viso umido
Il ciglio addio mi disse.
Oh crudo addio,
Come viver poss’io
Poiché tu m’involasti il mio tesoro.
Torna, o Fille, cor mio, torna o mi moro.
Tornate a consolar
L’innamorato cor, luci vezzose.
Già che del vostro ciglio
Nel lucido seren
La pace del mio sen amor ripose.
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collocazione Cantate 32bis.21
Scheda a cura di Ivano Bettin