Scheda n. 1111

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1650

Titolo

Vola vola canzon in grembo a quella

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Arie e cantate] (n. 1091/17)

Redazione

[S.l. : copia, 1630-1650]

Descrizione fisica

C. 39v-55

Note

Partitura a libro aperto

Titolo uniforme

Organico

Contralto, tenore, basso e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, 3/1)
A, Vola vola canzon in grembo a quella
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Trascrizione del testo poetico

Vola vola canzon in grembo a quella
Che scioglie hor tua favella.

Son freddo giaccio
Non ho più vista
Veder morire
Chi da lei vinto.

Digli ch’io giaccio
Né sorgo più
Veder morir
Chi da lei vinto
Per gran martire
Rimane estinto.

Che fa ch’aspetta
Se gli diletta
Per gran martire
Rimane estinto.

Ferma ferma non gir
Che se sente il desir
Ch’io lasso no
Dirà certo che no.

O crudo no spietato no

Fia mai quel dì
Ch’io cangiato ti veggia in dolce sì.
Sì sì sì

Ma s’han fin i miei dì
A che sì tardo sì
Amor non mi fa peso
Se tu non dici alla mia morte no.
No no no

Io sì dunque vivrò sempre anelante
E sempre dubbio amante
Tra speranze e timor tra sì e no.

Cantiam cantiam pastori
Della bella Amarilli
L’almi pregi e l’amori.

O tu che ne sfavilli
Più d’ogni altro Fileno
Che canta la cagion che trade il seno.

Come cantar poss’io
Lungi dal mio bel sole
Poiché nell’ardor mio
Non ho chi mi consola
In questa ombra gradita
Aura dolce invita
E par che dica al core
Mentre si loda amor cessa il dolore.

Dunque di questa cetra al chiaro suono
Amarilli lo chiamo
Amarilli cantiamo.

Dimmi Fileno che sono
Sì belle guance rosate
Sono fiamme che m’ardono
Son catene che legano
Le bionde trecce dorate
Que tuoi begl’occhi lucenti
Lasso l’alma mi furano
Le dolci labra lucenti
Quelle che m’ancidono.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-URBc - Urbania - Biblioteca Comunale
fondo Ubaldini
collocazione VI.2.17.17

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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