Scheda n. 10750

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1660 e il 1690

Titolo

A qual dardo il cor si deve?

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)

Pubblicazione

[Roma], copia, seconda metà del 17° secolo

Descrizione fisica

C. 157r-162v

Note

Capolettera ornata. Titolo da incipit testuale. Nell'indice a carta 3r: A qual dardo il cor si deve [Musica] Del Sig.re Luigi Rossi [Poesia] Del sig.re Dom.co Benigni.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Caluori 1981: n. 18
URFM: A qual dardo il cor si deve
Amendola 2016: n. 2, p. 68

Descrizione analitica

1.1: (aria, do maggiore, C)
A qual dardo il cor si deve?
2.1: (aria, do maggiore, C)
Forse quel che chioma bionda
3.1: (aria, do maggiore, C)
Potrà mai labro di rosa
4.1: (aria, do maggiore, C)
Saran forse due pupille
5.1: (aria, do maggiore, C)
Lega il crin la man saetta

Trascrizione del testo poetico

A qual dardo il cor si deve?
Forse a quel che vibra amore
Dal candore
D’una man ch’è tutta neve.
Nel suo ghiaccio il foco sta,
Taci lingua, amor lo sa.

Forse quel che chioma bionda
Fa tal hor volare al vento
Con tormento
Apre in sen piaga profonda.
Toglie un crin la libertà,
Taci lingua, amor lo sa.

Potrà mai labro di rosa
Avventar strale o baleno
Ch’in un seno
Porti altrui piaga amorosa?
Fonte il labro è di pietà,
Taci lingua, amor lo sa.

Saran forse due pupille
La cagion del nostro affanno,
E potranno
Fulminar lampi e faville?
Trono il guardo è di beltà.
Taci lingua, amor lo sa.

Lega il crin la man saetta
Fiamme il guardo in terra scocca,
E la bocca
Lusingando i cori alletta.
Qual di lor la palma havrà
Taci lingua, amor lo sa.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.289.18

Scheda a cura di Ivano Bettin
Ultima modifica: