Scheda n. 10357

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Del s.re Luigi Rossi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Fa parte di

[Cantate] (n. 10209/33)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 209-216

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Caluori 1981: p. 89, n. 170

Descrizione analitica

1.1: (refrain, c)
Se non corre una speranza
2.1: (recitativo, c)
Sperai trovar conforto
3.1: (aria-refrain, si♭ maggiore, 6/8 - c)
S' inganna sì sì
4.1: (recitativo, c)
Ogni amoroso foco
5.1: (aria-refrain, si♭ maggiore, 6/8)
S' inganna sì sì
6.1: (recitativo-arioso, c-3/2)
Fuggì da gl' occhi a queste voci il sonno
8.1: (recitativo, c)
Voi dormiste occhi miei
9.1: (refrain, c)
Se non corre una speranza
10.1: (arioso, c)
Tal hor volgo i passi erranti
11.1: (refrain, c)
Se non corre una speranza

Trascrizione del testo poetico

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Sperai trovar conforto
Col sonno al mio gran duolo
Ond’io disteso al suolo
Presso d’un fresco rio
Chiusi gl’afflitti lumi
E in cieco Lethè assorto
Di sentir mi parea
Ch’il bel Idolo amato
A me così dicea

S’inganna sì sì
Chi folle si crede
Che stabil la fede
Gli serbi chi vive
Lontano i suoi dì
Ogni amoroso foco
Col tempo a poco a poco
Sempre s’incenerì
S’inganna sì sì
Chi folle si crede
Che stabil la fede
Gli serbi chi vive
Lontano i suoi dì.

Fuggì da gl’occhi a queste voci il sonno
Che più del pianto mio mi tormentò
Ond’hora a prova io so
Ch’ad un’alma infelice
O vegli o’ dorma riposar non lice.

Voi dormiste occhi miei
Ma più gradito m’era del sonno il pianto
Sonno mal nato a stratiarmi intento
Onde al grave tormento
M’accrescesti la tema
Che tradita non sia la mia costanza.

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Tal hor volgo i passi erranti
Sospirando lagrimando
Degl’ augelli a i dolci canti
E temprar così mi credo
Il mio duol ma poi m’avvedo
Che frenare i miei gran pianti
Gli accenti sol di Filli hanno possanza.

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2466.33

Scheda a cura di Biancamaria Bigongiali
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