Scheda n. 10305

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1730

Titolo

Stando libero si gode | cantata decima

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Pubblicazione

autografo in parte

Descrizione fisica

C. 26v-29v ; 30x310 mm

Titolo uniforme

Qui dove in sen di Flora. Cantata, Stando libero si gode

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Qui dove in sen di Flora
2.1: Allegro(aria, mi♭ maggiore, 2/2)
Mi domanda l’usignolo
3.1: (recitativo, c)
Ite voi dunque a dissetarvi appieno
4.1: (aria, sol minore, 3/4)
Mormorando il ruscello fra sassi

Trascrizione del testo poetico

Qui dove in sen di Flora
Meno i miei giorni in solitaria vita,
Godrò sicuro ogn’ora
La quiete del mio cor cara, e gradita;
E senza tema alcuna
Di contraria fortuna
Vivrò contento, e sarà mio gran vanto,
Se al cantar degl’Augelli accordo il canto.

Mi domanda l’Usignolo
Col suo canto e col suo volo
Che vuol dire libertà.
Io col canto gli rispondo
Ch’è un piacere si giocondo
Che più lieto non si dà.

Ite voi dunque a dissetarvi appieno
Trà le doglie d’Amore,
O’ troppo sciocchi amanti,
Mentre solo il mio core
Di libertade or gode il bel sereno,
Ne può già mai l’affanno
Di crudel gelosia
Tormentar l’alma mia.

Mormorando il ruscello frà sassi
Qui, mi dice, sta il vero goder.
Fermo lieto gl’erranti miei passi
Per provar un si grato piacer.

Risorse online

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione Rés. 1855.10

Scheda a cura di Giovanni Bianco
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