Scheda n. 10296

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1730

Titolo

Amante geloso | cantata prima

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Pubblicazione

autografo in parte

Descrizione fisica

C. 1v-4 ; 230x310 mm

Titolo uniforme

Non posso ohimè soffire. Cantata, Amante geloso

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Non posso, ohimè, soffrire
2.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Tiranni miei pensieri
3.1: (recitativo, c)
Fatto geloso amante
4.1: (aria, fa maggiore, 2/4)
Chi non sa che cosa sia il rigor di gelosia

Trascrizione del testo poetico

Non posso, oime, soffrire,
Se alcun del vago bene
Un dolce sguardo ottiene,
Che subito il mio cor sento morire.
Vorrei, lasso, vorrei,
Che di Lucinda mia
Le sue luci serene
Nemmen volgesse, ahi troppo folle! al cielo
Son tutto foco, e gelo,
Ne so qual sia maggiore,
O il gel di gelosia,
O l’incendio crudel del Dio d’Amore.

Tiranni miei pensieri
Che il core intimorite
Almeno compatite
Il mio penare.
Se foste voi forieri
Del timido sospetto,
Vi prego ancor dal petto
La fiamma raffreddare.

Fatto geloso amante
Cosa al fine non scorgo,
Che non m’attristi, e turbi,
Ogn’aura, ogn’ombra mi da crudel sospetto;
Io vorrei nel mio petto
Celare l’Idol mio
Ma sicuro son io,
Che dentro il petto ancor
La gelosia mi darebbe timore,
Che geloso sarei sin del mio core.

Chi non sa che cosa sia
Il rigor di gelosia
Or l’intenda sol da me.
Quest’è quella che nel core
Porta un gelido timore
Ed uccide amore e fé.

Risorse online

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione Rés. 1855.1

Scheda a cura di Giovanni Bianco
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