Scheda n. 10213

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Itene da me lungi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

[Cantate] (n. 10209/2)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 13-24v

Filigrana

Non rilevata

Note

Stesso testo messo in musica da Giacomo Carissimi (cfr. I-Nc 33.4.14A). Nel catalogo di Rose "Itene" è erroneamente letto "Irene". cfr. Bibliografia.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Rose 1965: x/81

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Itene da me lungi
2.1: (intercalare, fa maggiore, 6/4)
S'intimi guerra à la crudel beltà
3.1: (aria, fa maggiore, 6/4)
La ragion mi porge l'armi
4.1: (intercalare, fa maggiore, 6/4)
S'intimi guerra à la crudel beltà
5.1: (recitativo, c)
Dite ch’elegga il campo ove à lei piace
6.1: (intercalare, fa maggiore, 3)
Che pace che tregua
7.1: (aria, fa maggiore, 3)
Mirate ò tiranna
8.1: (intercalare, fa maggiore, 3)
Che pace che tregua

Trascrizione del testo poetico

Itene da me lungi
Pene pianti e sospiri
Voi non potete vendicar gl’oltraggi
Né a’ miei gravi martiri
Sperar vi lice d’impetrar pietade
Se la mia fe’ tradita a voi dimostra
Che le speranze mie son disperate.

S’intimi guerra a la crudel beltà
Armatevi ò pensieri
E s’attenda da voi forti guerrieri
O vita o morte o ceppi o libertà.

La ragion mi porge l’armi
E m’inanima lo sdegno
E l’ardir mi chiama indegno
S’io più tardo a vendicarmi.
Sbandite fugate
Dal petto il timore
Ardite sperate
Che vinca il mio core
Già la vittoria a voi la palma dà.

S’intimi guerra a la crudel beltà
Armatevio pensieri
E s’attenda da voi forti guerrieri
O vita o morte o ceppi o libertà.

Dite ch’elegga il campo ove a lei piace
O nel regno d’amor o in altra parte
Dite ch’adopri ogn’arte
Risi sguardi lusinghe o pur saette
Difesa troverà l’alma guerriera
Spiegate la bandiera
In cui si legga impressa
Così prudente impresa.
Divien furor la sofferenza offesa
Hor mentre sì ragiono
Ecco s’en vien l’infida
E parmi di veder che da Cupido
A lei fatto palese il mio desire
Co’ suoi pietosi sguardi
Lusingando desia di temprar l’ire.

Che pace che tregua
Che tregua che pace
Rimbombi la tromba
Si venga a battaglia
Non tema quest’alma
Del volto mendace
S’offesa guerreggia
Convien che prevaglia
Rimbombi la tromba
Si venga a battaglia.

Mirate o tiranna
Del piè le catene
Già rompo e risano
Del cor la ferita
La fiamma d’amore
Dal petto è fuggita
Non bramo più pianti
Non bramo più pene
I vostri rigori
Mi rendono audace.

Che pace che tregua
Che tregua che pace
Rimbombi la tromba
Si venga a battaglia
Non tema quest’alma
Del volto mendace
S’offesa guerreggia
Convien che prevaglia
Rimbombi la tromba
Si venga a battaglia.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2466.2

Scheda a cura di Biancamaria Bigongiali
Ultima modifica: