Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. ; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intero manoscritto
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
A, Oh Dio, che non è vero
A, Quella ferita ch’io porto
A, Passano i fiumi e i rivi
A, Se mi prestasse i vanni
Trascrizione del testo poetico
Oh Dio, che non è vero: ogni gran piaga
Lontananza non sana
Dal suo bene lontana;
Di qual pena ella sia,
Lo sa più che l’altrui l’anima mia.
Quella ferita
Ch’io porto in seno
Non già vien meno;
Ma la mia vita
Mancando va.
Se non m’aita
Qualche speranza,
La lontananza
M’ucciderà.
Passano i fiumi e i rivi
Dal monte al piano e dalla selva al prato,
E di riposo privi
Scorrono querelandosi tra sassi,
Né mai fermano i passi
Se pria coll’onde lor torbide o chiare
Non arrivano a perdersi nel mare.
Così quest’alma amante
Senza pace vivrà la notte e il giorno
Finchè non fa ritorno
All’amato suo nume,
Fatta simile al rio, simile al fiume.
Se mi prestasse i vanni
Il pargoletto dio,
Subito all’idol mio
Volar vorrei.
Allor privo d’affanni
Respirerebbe il core;
E allor l’ali ad Amore
Lo renderei.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Ms.mus.27.11
Scheda a cura di Silvia De Maria