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Tipo documento
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Legami a persone
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Filigrana
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Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Fugg'amore ogn'un che vuole
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O come siete stolti
Amore ha il laccio teso
Se ad uso di dardo
Odo spesso che dite
Quante volte da tetri vapori
Sia pur dunque un cielo
Chi vuol calma e sereno aver nel core
Trascrizione del testo poetico
Fugg’amore ognun che vuole
Mantenersi in libertà
Ch’el fissar gl’occhi nel sole
È un cercar la cecità.
A la neve il sol non nuoce
Se nascosta ella sen sta
Ma s’ella esce all’hor ch’ei cuoce
Tosto poi si liquefà.
O come siete stolti
Giovani che credete
Palpar la serpe e non provarne i morsi
Bevere a lunghi sorsi
Le cicute omicide
Senza che passi ad infettarvi il core
Il mortifero umore.
No, v’ingannate udite:
Amore ha il laccio teso
Chi gli si accosta o inciampa o resta preso.
Se ad uso di dardo
La donna col guardo
Il tenero core
V’impiaga d’amore,
Fuggite sparite
Chi lo stral feritor bacia e adora
Degno è che a quel stral feritor ei mora.
Se tinte di rose
Due guance vezzose
V’instillano al seno
Mortale veleno
Andate volate
Chi beve un tal velen solazza e ride
Ma quel velen poi ch’egli è preso, uccide.
Odo spesso che dite
La bella fronte è un cielo
Gl’occhi son due stelle
Il ciglio arco di pace
Arcobaleno tra due bei scogli
Un mar di latte il seno.
Oh ingannati mortali
O ciechi o sciocchi amanti
Ma s’è così, dite voi stessi dite:
Quante volte da tetri vapori,
Il sereno lassù si turbò
E tra vampe tra lampi e fragori
La saetta dal cielo piombò.
Quante volte dal fondo del mare
Scatenato Aquilone muggì
E tra i gorghi dell’onde più amare
Il nocchiero travolto perì.
Sia pur dunque un cielo
O sia la donna un mare
Chi vuol calma e sereno aver nel core
Fugga le donne e con le donne amore.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione AA.93.4
Scheda a cura di Raffaele Deluca