Scheda n. 9654

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1721

Titolo

Cantata 13

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Pubblicazione

[Londra : copia, 1721]

Descrizione fisica

P. 99-102 [olim p. 91-94] ; 273x345 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
Gia la stagion d'Amore era venuta
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Vage rose aprite il seno alla pioggia rugiadosa
3.1: (recitativo, sol minore, c)
Pastorella gentile io le risposi allora
4.1: (aria, si♭ maggiore, 3)
Occhi vezzosi io non mi pento

Trascrizione del testo poetico

Già la stagion d’ Amore era venuta
E la mia pastorella
Disse rivolta a me siedi e riposa
La matutina stella
Già sorge in Oriente e sonnacchiosa
L’alba cinta di raggi intorno intorno
Segna le vie del giorno
Scuotano l’ali intanto
L’aurette matutine
Ad irrigare i fiori
Onde Zeffiro a Fille adorna i crine.
z
Vaghe rose aprite il seno
Alla pioggia rugiadosa
Vi promette aura vezzosa
Giorno placido e sereno
Quando poi Pastor vi coglie
Dallo stelo onde sorgete
Vaghe rose nascondete
Il bel seno entro le foglie.

Pastorella gentile io le risposi
Allora i tuoi begli occhi
A noi portano il giorno
Pria della bianca Aurora
E più del vago Aprile
Fanno i begl’occhi verdeggiare intorno
I lieti campi e le fiorite sponde
Vedi le gelid’ onde
Oltre l’usato garulette e chiare
Correre in grembo al mare
E se degl’occhi tuoi senton la forza
I tronchi il Prato e’l rio
Come non sentiralla il petto mio.

Occhi vezzosi
Io non mi pento
Se in voi riposi
Di questo seno
La libertà
forse pietosi
Del mio lamento
Un giorno almeno
Risolverete
D’aver pietà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 578.13

Scheda a cura di Antonio Viri
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