Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Chiuse in placida quiete
Veggio ben che voi posate
Deh non dormite più begl’occhi alteri
Care luci almen v’aprite
Trascrizione del testo poetico
Chiuse in placida quiete
Del mio bel sol terreno
Dormon le luci in dolce oblio profondo
Senza il raggio vezzoso
Del ciglio luminoso
Langue il ciel langue amor e langue il mondo
Veggio ch’al bel sembiante
Manca il gentil sereno
Dell’una e l’altra stella
E pur dormendo ancora
La mia Fille innamora
E tra l’ombre del sonno appar più bella.
Veggio ben che voi posate
Pupillette in dolce oblio
Ma dormendo ancor vibrate
Mille strali nel cor mio.
Deh non dormite più begl’occhi alteri
Con aprirvi alla luce
D’un più bel sole i raggi a me rendete
Giacché vibrando ogn’or lampi e faville
Dalle nere pupille
Del mio cor che v’adora il sol voi siete.
Care luci almen v’aprite
Per pietà del mio dolor
Concedete almen per poco
Ch’io contempli il vostro foco
Poi sdegnose incenerite
La baldanza del mio cor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 15164.6
Scheda a cura di Maria Grazia De Michele