Scheda n. 9308

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1620-1660

Titolo

In quel tempo che Apollo

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1620-1660]

Descrizione fisica

P. 86-94

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c3/2)
In quel tempo ch'Apollo
2.1: (recitativo-arioso, c)
È possibil o dei
3.1: (arioso, c)
Che t'ho fatt'io empia sorte
4.1: (aria, c3/2)
Ecco ch'io ballo io godo
5.1: (recitativo, c)
Mentre per le campagne io giva errando
6.1: (aria, 6/4)
A lo mare son gli scogli
7.1: (recitativo, c)
O dio che tarantella esser potesse
8.1: (aria, 6/4)
A lo mare v'è incostanza
9.1: (aria, c)
Amor fa trasformarmi in tarantella
10.1: (aria, 6/4)
A lo mar non v'è fermezza
11.1: (recitativo, c)
Questo avera a un pastor mal fortunato

Trascrizione del testo poetico

In quel tempo ch’Apollo
Con raggi più cocenti il mondo ardea
Un pastor che nel seno
Albergava gran foco
D’amor, per le campagne
Giva sfogando il duolo
E con note dogliose e mesti accenti
Sfogava in questa guisa i suoi tormenti:

È possibil o dei
Ch’hanno d’esser eterni i dolor miei
Ho da viver dolente
E morir disperato
Senz’aiuto e consiglio
Dunque solo per me
Usa il rigor fortuna
E solo col mio core
Opra i suoi strali Amore

Che t’ho fatt’io empia sorte
Benché t’offesi Amore
Che congiurati sete al mio dolore
Lasso ma qual sventura
Qual accidente nuova
Mi fa movere il piede
Come il pensiero ho ferite le piante
E m’invitano ai balli
Strana sorte di gioia
Nel meglio del tormento
Mi risorge il contento.

Ecco ch’io ballo io godo
Certo il tarantella
M’ha morsicato il piede
Amor et il mio fato
In tarantella oimè m’ha trasformato.

Mentre per le campagne io giva errando
Ne la stagion fiorita e vagha e bella
Nel piè mi morsi con la tarantella.

A lo mare son gli scogli
Al mio petto son cordogli
A lo mare son l’arene
Al mio petto son le pene
A lo mare son gl’inganni
Al mio petto son gl’affanni.

O dio che tarantella esser potesse
Per gir a morsicar la mia tiranna.

Vorrei che quella ancor il piè movesse

A lo mare v’è incostanza
Al mio petto v’è costanza
A lo mare l’acque vanno
In quest’occhi pianti stanno
A lo mare son ricchezze
Al mio cor son amarezze.

Amor fa trasformarmi in tarantella
Ch’io voglio morso dar al piè di quella
Che fugg’ogn’hor da me fier’e rubella.

A lo mar non v’è fermezza
Al mio cor vi sta durezza
A lo mare son le gioie
Al mio petto son le noie
Son uniti in questi cori
La tarantula et amore
Vo cantare e vo ballare
A lo mare et al mare.

Questo avera a un pastor mal fortunato
Or si vede ch’è ver quel ch’io diè
Che non manca mai pena a un infelice.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 67801.39

Scheda a cura di Alberto Annarilli
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