Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1620-1660
Titolo
Dirò le bellezze di gioie infinite
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Composizioni vocali da Camera (n. 8661/19)
Redazione
[S.l. : copia, 1620-1660]
Descrizione fisica
P. 37-38
Filigrana
Non rilevata
Note
Partitura a libro aperto
Titolo uniforme
Dirò le bellezze di gioie infinite. Terzetto
Organico
Contralto, tenore e basso
Descrizione analitica
1.1: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Dirò le bellezze
Dirò le bellezze
1.2: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ma è di poco poco crudele e sdegnosa
Ma è di poco poco crudele e sdegnosa
2.1: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ha rose alle guancie
Ha rose alle guancie
2.2: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Quelle sue luci
Quelle sue luci
2.3: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ma un poco poco son crud'e sdegnosi
Ma un poco poco son crud'e sdegnosi
Trascrizione del testo poetico
Dirò le bellezze
Di gioie infinite
Di questa che al core
Scolpita mi sta.
Ma è un poco poco
Crudele e sdegnosa,
Né a tanta bellezza
Pur nulla è però,
Però questo no
L’amato suo nome
Già mai non dirò.
Ha rose alle guancie,
Alla bocca son perle,
Che quando mi parla
La morte mi dà,
Ma è un poco poco.
Quelle sue luci
Son stelle splendenti
Che quando mi guarda
Morire mi fa.
Ma un poco poco
Son crud’e sdegnosi
Né a tanta bellezza
Per nulla non è
Però questo no no,
Non dite che sia
Che mai lo dirò.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 67801.19
collocazione 67801.19
Scheda a cura di Alberto Annarilli