Scheda n. 9165

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1620-1660

Titolo

Dirò le bellezze di gioie infinite

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1620-1660]

Descrizione fisica

P. 37-38

Filigrana

Non rilevata

Note

Partitura a libro aperto

Titolo uniforme

Organico

Contralto, tenore e basso

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Dirò le bellezze
1.2: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ma è di poco poco crudele e sdegnosa
2.1: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ha rose alle guancie
2.2: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Quelle sue luci
2.3: (terzetto, si♭ maggiore, c3/2)
Ma un poco poco son crud'e sdegnosi

Trascrizione del testo poetico

Dirò le bellezze
Di gioie infinite
Di questa che al core
Scolpita mi sta.

Ma è un poco poco
Crudele e sdegnosa,
Né a tanta bellezza
Pur nulla è però,
Però questo no
L’amato suo nome
Già mai non dirò.

Ha rose alle guancie,
Alla bocca son perle,
Che quando mi parla
La morte mi dà,
Ma è un poco poco.

Quelle sue luci
Son stelle splendenti
Che quando mi guarda
Morire mi fa.

Ma un poco poco
Son crud’e sdegnosi
Né a tanta bellezza
Per nulla non è
Però questo no no,
Non dite che sia
Che mai lo dirò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 67801.19

Scheda a cura di Alberto Annarilli
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