Scheda n. 8955

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1717-1729

Titolo

Cantata / XIX / con violini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Heinichen, Johann David (1683-1729)

Redazione

[Dresden? : copia, 1717-1729]

Descrizione fisica

P. 105-217 [olim 201-213]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Lorber 1991: n. 186, pp. 362-365

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Amo sospiro ed ardo
2.1: Largo(aria, do minore, 3/4)
Crude stelle astri tiranni
3.1: (recitativo, c)
Se linguaggio degl’occhi
4.1: (aria, mi♭ maggiore, 3/8)
Soffrirò ch’il dio d’amore

Trascrizione del testo poetico

Amo sospiro ed ardo
E’l mio amor le mie pene e le mie fiamme
Non giungono a scoprirsi al bel ch’adoro
Nel tiranno martoro
Vivi sepolto il cuore
Ed il cielo spietato
Mi nega lo sperar
O pietà o libertà dal crudo stato
E quando il guardo
Portarsi a venerar
La beltà di quel volto che lo chiama
Le parla attento e non sa dir che l’ama.

Crude stelle astri tiranni
Consigliatemi a morire
O toglietemi amorosa
L’ostinato mio timor.
Insegnate al cuore amante
La ragion d’un bell’ardire
O narrate almen pietose
Al mio ben il mio dolor.

Se linguaggio degl’occhi
E’ linguaggio d’amore
Ha secreto abastanza il mio gran foco
Ma se un tanta beltà
Intendere non sa d’esser amata
Il linguaggio degl’occhi e troppo poco
Dirò dunque che l’amo
Che mi struggo che moro
Ch’è l’unico mio bene il mio tesoro
Ma no, tacer conviene
Ch’il timor del disprezzo
E’ la pena maggior delle mie pene.

Soffrirò ch’il dio d’amore
Mi moltiplichi l’offese
E la face
Che mi strugge adorerò.
Tacerò l’inteso ardore
Se lo fugge chi l’offese
Ma se piace
Del timor mi scorderò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Dl - Dresden - Sächsische Landesbibliothek - Staats-, und Universitätsbibliothek
collocazione Mus. 2398-J-1.19

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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