Scheda n. 8880

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

In lode della rosa alludendosi a bellissima dama chiamata Rosa. Per musica. Allor ch’in sul mattin la bella Rosa

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Lotti, Giovanni

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte terza, pp. 80-81

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Allor ch'in sul mattin la bella Rosa. Forma non specificata

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Allor ch’in sul mattin la bella Rosa,
Ch’è l’Augusta regnante
Della turba odorosa
Dal letto di smeraldo, in cui posossi,
Ad imperar svegliossi,
Sceser tosto dal Ciel paggi volanti
Zefiretti festanti
A inalberarle il trono,
A forbirle la reggia,
A dispiegarle i porporati ammanti.

E non men pronte ancelle
Corser le gratie anch’elle,
Ad intrecciarle in bionde anella i crini,
A ripulirla in rugiadosa fronte,
A ricomporle la corona in fronte,
A profumarla in balzami più fini.

Ond’ella tutta gloria e tutta luce,
Supplicata dall’alba
A trionfar sul carro suo fiorito,
Sprezzò l’altero invito;
E volle attender solo,
Che tornarle dal Gange
A vagheggiarla assisa in regio stelo,
Suo degnoadorator, lo Dio di Delo.

Risedea l’alta reina,
Tra l’aprile in mezzo e al maggio
E parea ch’ogni collina
Si curvasse a darle omaggio;

Maestosa in dolce orgoglio
Superbia d’esser sì bella
E con mutola favella
L’applaudeva ogni germoglio.
E prostrato
Tutto il popolo odorato,
Contendea baciarle il soglio.
Sì sì;
S’inchini, s’adori
Per tutti i confini
Il bell’idolo de’ fiori;
Che son nel mondo e nell’eterea mole,
Due Numi di beltà la Rosa e ’l sole.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.139

Scheda a cura di Nadia Amendola
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