Scheda n. 8821

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1695-1712

Titolo

Del S. Mancini =

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Redazione

[Napoli : copia, 1695-1712]

Descrizione fisica

C. 107r-110v ; 210-270 mm

Note

Titolo dall’incipit testuale. La cantata è stata fascicolata in modo errato per cui l’inizio è a c. 110r.

Titolo uniforme

Ahi che moro. Cantata

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Ahi che moro

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, si minore, c)
Ahi che moro e ristoro
2.1: (recitativo, c)
Sapessi almen la tempra di cui amor
3.1: All.o(aria, la maggiore, c)
La vaga ch’impiaga
4.1: (recitativo, c)
Se priego il tempo alato
5.1: (aria, la minore, c)
[manca]

Trascrizione del testo poetico

Ahi che moro e ristoro
Non ritrova amor per me.
Le faville sono mille
C’ho nel seno che vien meno
Perché amai senza mercé.

Sapessi almen la tempra di cui amor
Formò le mie ritorte
La notizia del mal sfogo è di morte,
Ma penar senza pace,
Procellar senza calma,
Respirar senza l’alma
È strazio sol d’un core
È tirannia d’amore.

La vaga ch’impiaga
O finge o nol sa.
Mi sente, si pente
D’amarmi guardarmi
Per darmi pietà.

Se prego il tempo alato
Egli tosto risponde
La crudeltà di Filli m’ha spiumato
Se ricorro al destino
Egli che mi comprende
Mi dice a tal rigor non ha vicende.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 182 (olim 33.3.22).27

Scheda a cura di Ivano Bettin
Ultima modifica: