Scheda n. 8790

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1701

Titolo

Amante Timido Cantata à Voce Sola del Sig.r Francesco Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Redazione

[Napoli : copia], 1701]

Descrizione fisica

C. 81r-88v ; 210-270 mm

Note

Titolo dall’incipit testuale.

Titolo uniforme

Che pensi far mio core. Cantata, Amante timido

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Che pensi far mio cor

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Che pensi far, mio core
2.1: And.e(aria, la maggiore, 3/4)
Vivrò ma senza speme
3.1: (recitativo, c)
Ma del volto il pallore
4.1: (aria, si minore, 3/8)
Ma già che mi vedi
5.1: (recitativo, c)
E se ciò non intendi
6.1: Allegro(aria, la maggiore, c)
Ti pentirai quando vedrai

Trascrizione del testo poetico

Che pensi far, mio core,
Tu ti consumi in amorosa face
Nel bell’idol ch’adori,
Tu scovrire potrai li tuoi dolori
Non sperar già mai pace,
Non tregua mai sperare a’ tuoi tormenti
Mentre un cuore che tace
Arde, piange, sospira e al fin si sface.

Vivrò ma senza speme
Di mai godere un dì l’idolo mio.
Se parlo il cor teme,
Se taccio non posso far pago il desio.

Ma del volto il pallore
Li pianti ed i sospir
Parlan tal’hora e gl’incendi del core
Soglion scovrire ancora,
Ma il bel idolo mio
O simil favellar già mai intese
O intendere non vuol quel ch’intend’io.

Ma già che mi vedi
In tanti tormenti
Languire per te.
Almeno deh credi
Ch’il cor si lamenti
Che chiede mercé.

E se ciò non intendi
Perché intender non vuoi d’essermi sorda
Ti pentirai ben poi.

Ti pentirai
Quando vedrai
Chi per te visse
Morir per te.
All’or dirai:
Non vidi mai
Più schietto amore,
Più bella fè.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 182 (olim 33.3.22).22

Scheda a cura di Ivano Bettin
Ultima modifica: