Scheda n. 604

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1816-1824

Titolo

La Tempesta di Metastasio | Musica | Del Sig.re Bonifacio Asioli

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Asioli, Bonifazio (1769-1832)
autore del testo per musica: Metastasio, Pietro (1698-1782)
possessore: Borbone, Maria Luisa (1782-1824)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1816-1824]

Descrizione fisica

C. 52-66

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e cembalo

Repertori bibliografici

Brunelli 1965: II, 711-713
Gasperini 1911: p. 161

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c/2)
S, No non turbarti o Nice io non ritorno
2.1: (aria, mi♭ maggiore, 3/4)
S, Ma tu tremi o mio tesoro
3.1: (recitativo, )
S, Siedi sicura sei nel sen di questa
4.1: (aria, fa maggiore, 3/4)
S, E pur fra le tempeste

Trascrizione del testo poetico

No non turbarti o Nice io non ritorno
A parlarti d’amor so che ti spiace
Basta così. Vedi che il ciel minaccia
Improvvisa tempesta alle capanne
Se vuoi ridurre il gregge io vengo solo
Ad offrir l’opra mia. Che non paventi
Osserva che a momenti
Tutto s’oscura il ciel che il vento in giro
La polve inalza e le cadute foglie
Al fremer della selva al volo incerto
Degli augelli smarriti a queste rare
Che ci cadon sul volto umide stille
Nice io preveggo ah nol te dissi o Nice
Ecco il lampo ecco il tuono or che farai
Vieni senti ove vai? Non è più tempo
Di pensar alla greggia in questo speco
Riparati fra tanto io sarò teco.

Ma tu tremi o mio tesoro
Ma tu palpiti cor mio
Non temer con te son io
Né d’amor ti parlerò.
Mentre folgora e balena
Sarò teco amata Nice
Quando il ciel si rassereni
Nice ingrata io partirò.

Siedi sicura sei nel sen di questa
Concava rupe in fin ad or giammai
Fulmine non percosse
Lampo non penetrò l’adombra intorno
Folta selva d’allori
Che prescrive del ciel limiti all’ire
Siedi bell’idol mio siedi e riposa.
Ma tu pure al mio fianco
Timorosa ti stringi e come io voglia
Fuggir da te per trattenermi annodi
Fra le tue la mia man rovini il cielo
Non dubitar non partirò brami
Sempre un sì dolce istante ah così fosse
Frutto dell’amor tuo non del timore
Ah lascia o Nice ah lascia
Lusingarmene almen chi sa mi amasti
Sempre forse finor fu il tuo rigore
Modestia e non disprezzo e forse questo
Eccessivo spavento
È pretesto all’amor parla che dici?
M’appongo al ver? Tu non rispondi? Abbassa
Vergognosa il sguardo
Arrossisci sorridi intendo intendo
Non parlar mia speranza
Quel riso quel rossor dice abbastanza.

E pur fra le tempeste
La calma ritrovai
Ah non ritorni mai
Mai più sereno il dì.
Questo de giorni miei
Questo è il [più] chiaro giorno
Viver così vorrei
Vorrei morir così.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PAc - Parma - Biblioteca Palatina, sezione musicale
fondo Maria Luisa Borbone
collocazione Borb.73.1.4

Scheda a cura di Raffaella Barbetti
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