Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1711-1740
Titolo
Cantata Per camera a’ voce sola / del Sig.r Barone d’Astorga.
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
CAN. / DI / AST. (n. 8436/10)
Redazione
[S.l. : copia, 18° sec.]
Descrizione fisica
CC. 55r-60r
Filigrana
Non rilevata
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 55r, nel margine superiore lato sinistro della stessa c. è presente il numero della cantata. Timbro R.COLLEGIO DI MUSICA ad inchiostro nero su tutti i recto delle carte.
Titolo uniforme
Da te lungi qual martire. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Bibliografia
Ladd 1982: p. 87
Descrizione analitica
1.1: Adagio(aria, mi minore, c)
S, Da te lungi qual martire
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S, Da te lungi qual martire
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2.1: (recitativo, mi minore, c)
S, Filli poiché da me lungi soggiorni
S, Filli poiché da me lungi soggiorni
3.1: And.[an]te(aria, mi minore, c)
S, Potrà l’empia sorte
S, Potrà l’empia sorte
Trascrizione del testo poetico
Da te lungi qual martire
Il mio cor dovrà soffrire
Co’ sospiri tel dirà.
E se mai qualche pietà
Sentirai del suo tormento
Più contento penerà.
Filli poiché da me lungi soggiorni
Sospirando mi struggo a tutte l’ore,
Non perché il mio dolore
Io cerchi alleggerir con tal ristoro,
Ma per mostrarti che il mio petto amante
T’amerà benché lungi ogn’or costante.
Potrà l’empia sorte
Per darmi più pene
Tenerti mio bene
Lontano da me.
Ma fin che la morte
Quest’alma non sciolga
Non fia che mi tolga
La pura mia fé.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
collocazione Arm. I Pis. 1.10
collocazione Arm. I Pis. 1.10
Scheda a cura di Sebastiano D’Ippolito Tamburo