Scheda n. 596

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

N° 14. Cantata / Del Sigre: Baron d’Astorga.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 51-54) ; 210x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Nell’indice la cantata è intitolata: Dopo tanto. Secondo il catalogo di Ladd, l’incipit del recitativo in tutte le altre fonti manoscritte della cantata recita "Il timor di tua fede" anziché "Dubbio di vostra fede".

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: p. 415
Ladd 1982: 66

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, la minore, c)
s, Dopo tante e tante pene
2.1: (recitativo, c)
s, Dubbio di vostra fede
3.1: (aria, la minore, 3/8)
s, Quella fiamma che m'accende

Trascrizione del testo poetico

Dopo tante e tante pene
D’una cruda lontananza
Pur al fin a voi ritorno
Vaghe luci del mio ben.
Sento già che più serene
Spiran l’aure in sì bel giorno
E ritorna la speranza
A brillar dentro il mio sen.

Dubbio di vostra fede
Quanto, oh dio, tormentò l’anima mia
Tiranna gelosia
Non spense no m’accrebbe il mio bel foco
Che prefisso destino
O lontano o vicino
Ch’esser poss’io senza cangiar mai tempre
Per voi care pupille arderà sempre.

Quella fiamma che m’accende
Piace tanto all’alma mia
Che giammai s’estinguerà
E s’il fato a voi mi rende
Vaghi rai del mio bel sole
Altra luce ella non vuole
Né voler giammai potrà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3710.13

Scheda a cura di Silvia Castellan
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