Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1640 e il 1660
Titolo
Se nell’ uscir di spene
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)
autore del testo per musica: Buti Francesco (1604-1682)
Fa parte di
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 64r-66v ; iniziale ornata.
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Se nell'uscir di spene. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Rose 1965: p. 205, n. 148
Descrizione analitica
1.1: (recitativo-arioso, la minore, c-6/4-c)
Se nell’uscir di spene
Se nell’uscir di spene
2.1: (aria, do minore, c)
Onde per quel ch’io veggio
Onde per quel ch’io veggio
3.1: (recitativo-arioso, la minore, c)
Ma chi poi si dispersa
Ma chi poi si dispersa
4.1: (recitativo-arioso, la minore, c/)
Spera dunque cor mio
Spera dunque cor mio
5.1: (aria, la minore, c/)
Poi che com'io m'avveggio
Poi che com'io m'avveggio
Trascrizione del testo poetico
Se nell’uscir di spene
Finissero le pene
Disperar mi vorrei per non languire.
Ma troppo è gran martire
Quel ch’in un core avanza
Poi che da lui fuggita è la speranza.
Onde per quel ch’io veggio
Sperare è male e disperarsi è peggio.
Chi sperando languisce
Mentre mai non gioisce
Tanto s’affanna più quanto più spera.
Ma chi poi si dispersa
Con gelosia confusa
Piangendo ogn’hor sua diffidenza accusa.
Spera dunque cor mio
Ma raffrena il desio
Sì che non speri più ch’a te non lice.
Se vuoi viver felice
Nell’amoroso foco
Non disperar già mai ma spera poco.
Poi che com’io m’avveggio
Sperare è male e disperarsi è peggio.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione RES VM7-102-150.11
collocazione RES VM7-102-150.11
Scheda a cura di Sébastien Guillot-Genton