Scheda n. 7979

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1740

Titolo

Cantata: 22: Son tradita e lo scorgete

Presentazione

Partitura

Legami a persone

autore incerto: Porsile, Giuseppe (1680-1750)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1740]

Descrizione fisica

11 p. (180-190) ; 225x305 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata è catalogata anche nella scheda n. 5036 in una fonte attribuita a Caldara.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, la maggiore, c)
Son tradita e lo scorgete
2.1: (recitativo, c)
Benché infido Filen mia fè tradisca
3.1: Allegro(aria, la maggiore, c/)
Vieni per un momento

Trascrizione del testo poetico

Son tradita e lo scorgete
Sfere eterne che volgete
Mille luci sui mortali
L’opre ingiuste a rimirar.
Ma sei voi punit pensate
L’empietà del mio veleno
Deh nol fate e questo seno
Sol prendete a fulminar.

Benché infido Filen mia fè tradisca
Con lo scempio di lui pace non bramo
Pace o tregua al mio duolo
Da morte impetro e voglio alme tradite
Che nel perduto mondo errando andate
Mirate pur mirate
Dal vostro pianto eterno
S’è più crudele il mio del vostro inferno
Ma Terilla a che badi?
Ecco quel dardo
Che tante volte e tante
La bella man che ancor mi stringe il core
Strinse e vibrò
Questo anche io stringo e vibro
E sveno in questo petto il dolor mio
Ninfe pastori amate selve, addio.

Vieni per un momento
Imago del mio ben
A consolar del sen l’aspro martoro.
Dolce sarà il tormento
Nel rimirarmi al cor
Sola una volta ancor quando mi moro.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15155/1.22

Scheda a cura di Nadia Amendola
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