Scheda n. 7959

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1740

Titolo

Cantata:2a: Vogli ad un altro cor

Presentazione

Partitura

Legami a persone

autore incerto: Porsile, Giuseppe (1680-1750)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1740]

Descrizione fisica

8 p. (14-21) ; 225x305 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Nell’indice e sulla prima carta della cantata è aggiunto a penna successivamente il nome del compositore: "de Porsile". Il medesimo testo è intonato anche da Stefano Leporati e un esemplare è conservato in D-MEIr, Ed 82c (Ed 109i).

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: A tempo giusto(aria, re maggiore, 2/4)
Vogli ad un altro cor
2.1: (recitativo, mi minore, c)
Così un giorno io dicea
3.1: Andante(aria, re minore, 3/8)
Freddi cari che vantate

Trascrizione del testo poetico

Vogli ad un altro cor
Amor la tua facella
Non temo più di quella il dolce foco.
Non sento più l’ardor
Ch’ognor si fa tormento
E s’io pur anche il sento
Ei morde poco poco.

Così un giorno io dicea
Quand’io sdegnato forse amor superbo
Della mia vanità de fasti miei
Mi trasse a vagheggiar gl’occhi d’Irene
Quegl’occhi o Dio quegl’occhi
Ch’or fan le dolci mie belle catene
Li vidi udite e da quei lumi allora
Fiamma così possente
E così presto a me giunse nel sen
Che tutto ei n’arse e s’avvide il mio core
Che nel foco d’amore ardor conviene
Quando gl’occhi d’Irene adopra amore.

Freddi cari che vantate
Contro amor la libertà
Temete di quel ciglio i dolci sguardi.
Se un momento voi mirate
Con piacer la lor beltà
Vedrete uscir da quelle e fiamme e dardi.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15155/1.2

Scheda a cura di Nadia Amendola
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