Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1710-1740
Titolo
Cantata / Del Sig.r Baron d’Astorga
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Cantate da camera (n. 7719/17)
Redazione
[Napoli : copia, 1710-1740]
Descrizione fisica
C. 107-114 [olim 246-253]
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Se l’amarti è delitto. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Ladd 1982: n. 171, p. 303
Descrizione analitica
1.1: (aria, fa♯ minore, c)
Se l’amarti è delitto
Se l’amarti è delitto
2.1: (aria-refrain, fa♯ minore, 3/8)
Non dovevi innamorami
Non dovevi innamorami
3.1: (recitativo, c)
Come dunque tu vuoi
Come dunque tu vuoi
4.1: A tempo e non presto(recitativo, c/)
Se credi ch’à te sia
Se credi ch’à te sia
Trascrizione del testo poetico
Se l’amarti è delitto
Rea di mille pene io già m’accuso,
Ma il condannarmi poi
Con empia tirannia,
Che infida sono a te idolo amante
Questa è la pena mia,
Quest’è l’inganno tuo Tirsi spietato.
Non dovevi innamorami
Se pensavi di lasciarmi
Col tuo barbaro rigor.
Serbo al petto un puro ardore
Quanto a te lo diede amore
Col consenso del mio cor.
Come dunque tu vuoi,
Che doni ad altri il core,
E che forse mio bene ancor non credi,
Se al primo sguardo a te io già lo diedi.
Se credi ch’à te sia
Infida l’alma mia
Rendimi pur il cor Tirsi spietato
Ch’il vivere così
Un cor che si tradì
Star bene mai non può a un seno ingrato.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).17
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).17
Scheda a cura di Emiliano Giannetti