Scheda n. 7734

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata à voce sola / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 7719/15)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 95-99 [olim 69-75]

Filigrana

Non rilevata

Note

Non c’è soluzione di continuità fra 1.1 e 2.1.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: n. 89, p. 265

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Infelice mio core
2.1: (aria, c)
Lascia l’arciera
3.1: (recitativo, c)
Ah si pur troppo è vero,
4.1: Allegro(aria, la minore, 12/8)
Sarà maggior tuo vanto

Trascrizione del testo poetico

Infelice mio core
Più che speri in amore altro che pene?
Già dall’amato bene,
Che t’involò il destin lontan tu sei,
E aspettar non lo dei seguir nol puoi.
Ma se a gl’affanni tuoi
Più non giova sperar lieve mercè
Cor mio ritorna in te.

Lascia l’arciera
Che ti piagò.
E vorrai dunque
Sempre penare
Senza sperare,
Che sia guarita
La tua ferita
Da quell’arciera,
Che ti legò.

Deh scegli.

Ah si pur troppo è vero,
Che scioglier non si può quella catena,
Che con soave pena
Cor mio ti tien legato
Dell’avverso tuo fato,
Dunque soffri il rigore,
E se d’aver mai tregua al tuo dolore
Mio cor non hai speranza,
Questo è il pregio maggior di tua costanza.

Sarà maggior tuo vanto
La bella tua adorar
Senza sperar mercè.
E intanto si vedrà
Nell’aspra lontananza
La fida tua costanza
La tua costante fé.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).15

Scheda a cura di Emiliano Giannetti
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