Scheda n. 7356

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1640-1650

Titolo

Ho ch’io vivo lontano

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 95-100v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Caluori 1981: p. 58, n. 89

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
Hor ch’io vivo lontano
2.1: (recitativo-arioso, c-3-c)
Deh che non possa almeno
3.1: (recitativo, c)
O fortunati augelli
4.1: (recitativo-arioso, c-3-c)
Io sol privo d’aita
5.1: (recitativo, c)
Ahi che mi val ch’il sole
6.1: (recitativo, c)
Ridano pure i fiori

Trascrizione del testo poetico

Hor ch’io vivo lontano
Dal mio ben dal mio cor dall’idol mio
E qui piangendo invano
Sua bellezza mirar più non poss’io

Deh che non poss’almeno
Far divenir baleno.
Per miracol d’Amore
O stral volante il core
Per giunger poi tal’hora
Là dove il sol degl’occhi miei s’adora.

O fortunati augelli
Quanto lasso n’invidio il vostro stato
Voi pur leggieri e snelli
A un cenno sol del core innamorato
Gite ove amor v’invita.

Io sol privo d’aita
Giaccio oppresso di duolo.
E se poi s’erge a volo
L’amoroso pensiero
Trova nel volo infido il dolor vero.

Ahi che mi val ch’il sole
Porti rotando in in ciel sereno il giorno
Se’l cor egro si duole
Cinto sen va di fosca nube intorno.

Ridano pure i fiori
Spirano l’aure odori
Ch’amor per mia sventura
Ogni piacer mi fura
E con rigor eterno
Sempre adduce al mio cor rigido il verno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione RES VM7-102-150.19

Scheda a cura di Teresa Gialdroni
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