Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1740-1760
Titolo
Cantata:36: Palpitar già sento il core
Presentazione
Partitura
Legami a persone
autore incerto: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Redazione
[S.l. : copia, 1740-1760]
Descrizione fisica
9 p. (137-145) ; 225x305 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
Nell’indice il nome del compositore è aggiunto a matita da mano postuma.
Titolo uniforme
Palpitar già sento il core. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: Larghetto(aria, fa maggiore, 3/4)
Palpitar già sento il core
Palpitar già sento il core
2.1: (recitativo, c)
Sfortunato mio core
Sfortunato mio core
3.1: (aria, fa maggiore, 2/4)
Da lo stral che vibra amor
Da lo stral che vibra amor
Trascrizione del testo poetico
Palpitar già sento il core
Per timore
di tornar fra le catene
Prigionier d’una beltà.
E che sa d’amor le frodi
Cercai modi
Di sottrarsi a le sue pene
E restar in libertà.
Sfortunato mio core
Del dolor che t’affligge
Sento pietà perché mio cor tu sei,
Ma tutti i sensi miei
Vinti dal vago oggetto
Del tuo novel periglio
A la tua libertà servon d’inciampo.
Con mio non v’è più scampo
A la forza del fato
Ceder convien ne val contro d’amore
Amarsi di costanza
Che più ch’un vi resiste ei più s’avanza.
Da lo stral che vibra amor
Non v’è auga non v’è scampo
Di sua face un picciol lampo
D’ogni cor sa trionfar.
Soffri d’umque [sic] afflitto cor
L’amorose sue ritorte
E poi spera che la sorte,
S’abbi un dì per te a cangiar.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15155.17
collocazione 15155.17
Scheda a cura di Nadia Amendola