Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1740-1760
Titolo
Cantata. 34. Piange la tortorella
Presentazione
Partitura
Legami a persone
autore incerto: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Redazione
[S.l. : copia, 1740-1760]
Descrizione fisica
8 p. (121-128) ; 225x305 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
Nell’indice il nome di Astorga è aggiunto da mano successiva. Vedi anche bibliografia. In Clori sono catalogate altri esemplari di questa cantata: scheda n. 398 a cura di Silvia Castellan; n. 441 a cura di Giacomo Sciommeri; n. 2640 a cura di Giacomo Sciommeri.
Titolo uniforme
Piange la tortorella. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: Larghetto(aria, fa maggiore, 3/4)
Piange la tortorella
Piange la tortorella
2.1: (recitativo, c)
Dal dì che non vi veggo
Dal dì che non vi veggo
3.1: Affettuoso(aria, fa maggiore, 3/8)
Se non torno a rimirarvi
Se non torno a rimirarvi
Trascrizione del testo poetico
Piange la tortorella
Se priva del suo sposo
Piange né mai riposo
Concede al suo penar.
Quest’alma al par di quella
Priva del caro bene
Si strugge sempre in pene
Né fa che sospirar.
Dal dì che non vi veggo
Adorate pupille
In tenebroso orror dolente io vivo.
Il sol di luce privo
Parmi senza il fulgor de vostri rari
Né sperar so già mai
Che ritorni al mio cor l’antica pace
Se al mio destin non piace
Di rendermi presente a gl’amorosi
Vostri teneri sguardi occhi vezzosi.
Se non torno a rimirarvi
Non saprò che sia piacer
Perché solo in vagheggiarvi
L’alma mia potrà goder.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15155.15
collocazione 15155.15
Scheda a cura di Nadia Amendola