Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Se in remote contrade
Sì ritorna a me fedel
Troppo ahi troppo soffersi
Vo narrando le mie pene
Trascrizione del testo poetico
Se in remote contrade
Tra duri giacci orridi boschi e monti
Lontan da la tua Clori
Tirsi, tu peni in tormentoso affanno,
Con duolo più tiranno
Benché nel patrio suolo,
Senza te la tua Clori ogn’or sospira,
Ovunque i lumi gira
Il cielo, il sol, le stelle
Sembrano oscure larve agl’occhi suoi.
Tu consolar sol puoi le pene sue
Col desiato giorno
Del tuo permesso già fedel ritorno.
Sì, ritorna a me fedel
Se non brami il mio morir.
Cedo al fato mio crudel
Se più resti in lontananza
Né più so con la speranza
Raddolcire il mio martir.
Troppo, ahi, troppo soffersi
Di lontananza ria gl’aspri tormenti,
De’ miei queruli accenti
A questi campi intorno
Già per lunga stagione il suon s’udio;
E pur invano, oh Dio,
E lagrime e sospiri io sparsi sempre
Che il mio fiero destin non cangia tempre.
Vò narrando le mie pene
Al ruscello al zeffiretto
Per destin d’amor tiranno.
Vò dicendo ov’è il mio bene
Qual’ardor nudrisce in petto
Ma rispondermi non sanno.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 15155.7
Scheda a cura di Nadia Amendola