Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
S, Lungi oh dio mi sforza
Io parto e lascio il core
S, Ma benché lungi io vada
S, Il partir del ben amato
S, Vado egli è ver
S, Piu tosto vuò morire
Trascrizione del testo poetico
Lungi oh Dio mi sforza
Ad agitar le piante
Con impulso fatale Astro tiranno;
Bella mia Filli dono
Luce degli occhi miei
Anima mia mia Vita
ma se sapesti [sapessi]
Come partii da tuoi bei lumi
Spargeresti di duol torrenti e fiumi.
Io parto e lascio il core
In grembo a te mio ben
Ho un non so qual timore
Che serpe nel mio sen
Ma benché lungi io vada
Teco vivrò finché dal Ciel
Io beva i purgati alimenti
E s’alle morte genti
Concesso è ritornar all’aria viva
Per teco ritrovar riposo e pace
Verrò spirito amante ombra seguace.
Il partir dal bene amato
Quant’è grave aspro dolor
Quand’il petto è addolorato
Perde l’alma e perde il cor
Vado, egl’è ver,
Ma teco il cor qui resta
Se son di tue pupille
Pasto le mie faville
Come trovar può luoco
Lontan dalla sua sfera
Il mio gran foco.
Più tosto vuò morire
Che mai abbandonarti
Cara mia vita dolce mio ben
Se mi farai languire
Invece di lasciarti
T’accoglierò nel sen.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Armadio 3.10
Scheda a cura di Roberta Licitra