Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1741-1760
Titolo
Cantata del Sig.r Nicolò Porpora
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Porpora, Nicola (1686-1768)
Fa parte di
[Cantate da camera] (n. 7097/6)
Redazione
[S.l. : copia, 1741-1760]
Descrizione fisica
4 c. (41r-44v)
Filigrana
Non rilevata
Note
Titolo da intitolazione sopra incipit; la cartulazione è barrata e sostituita da num. delle pagine (83-90); vuota c. 44v
Titolo uniforme
Sorge la bella aurora. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Sutton 1974: p. 235, n. 112
Descrizione analitica
1.1: Adagio(aria, si minore, c)
Sorge la bella aurora
Sorge la bella aurora
2.1: (recitativo, c)
Così quest'alma mia
Così quest'alma mia
3.1: Allegro(aria, re maggiore, 3/8)
Fugge Febo perché teme
Fugge Febo perché teme
Trascrizione del testo poetico
Sorge la bella aurora
I vaghi prati indora
E rende lieti i fior,
E l’usignuol intanto
Esprime col bel canto
La pena del suo cor.
Così quest’alma mia
Al susurrar di vaghi zefiretti
E del Sebeto in su l’amena sponda
Cerca ma cerca invano
Il perduto suo bene,
E soffre crude pene
Nel vedersi lontan dal suo bel sole
Solo si riconsola.
Quando Febo si tuffa a Teti in seno
Perché vede il suo nume
Precorrer lo splendor d’argenteo lume.
Fugge Febo perché teme
Ch’oscurato il suo splendore
Sia da quella vaga stella
Che m’accese in petto il cor.
Dal dolor sì afflitto geme
Disperato questo core
Che la morte di sua sorte
Può placar il fier rigor.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15154.6
collocazione 15154.6
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni e Giacomo Sciommeri