Scheda n. 433

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1740

Titolo

Del Sig. Fran.co Mancini

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Redazione

[Roma : copia, 1700-1740]

Descrizione fisica

10 c. (149r-158v) ; 205x270 mm

Filigrana

in un cerchio (non ben identificabile )

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 149r; c. 158v vuota; la cantata è costituita da 2 fascicoli di 4 c. più un bifoglio, numerati da mano coeva (in alto a sinistra a c. 153r è scritto "2" e a c. 157r "3"); cartulazione coeva: 147-156

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Soffriste amanti è vero
%C-1@c 4-8-'A''FF6-FFD/8'BB-6B''D8xCC-6CE/
2.1: A tempo comodo(aria, do maggiore, 3/4)
S, Capire il mio martire
3.1: (recitativo, c)
S, Con più liberi sensi
4.1: Allegro(aria, la minore, c/)
S, Fa men fiero ogni martire

Trascrizione del testo poetico

Soffriste amanti è vero
La superbia, il dispetto
E l’ingiusto disprezzo e l’odio al fine
Fra lacci d’aureo crine.
Provaste quanto affanno
L’arder vicino e sospirar lontano
Fuste al rigor insano
Di gelosia tiranna
Esposti a tutti l’ore.
E pur pena maggiore,
Di maggior gravezza prova quest’alma
Alle sventure avvezza.

Capire il mio martire
Non vuole il mio bel sole
E pene ogn’or mi dà.
Affanno più tiranno
Or dite se sentite
Amanti per pietà.

Con più liberi sensi
Vorrei talvolta a lei ridir che l’amo
Ma spiegar quanto bramo
La fiamma del cor mio
Mi confonde narrando
L’ignota fiamma altrui, l’altrui desio.
Io taccio intanto e la crudel si ride
Del mio dolore e l’amor mio deride.

Fa men fiero ogni martire
Il penar con qualche spene
Di trovare al fin pietà.
E pur questo al mio languire
Toglie amore e vivo in pene
Per chi pene al cor non ha.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2248.17

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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