Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La cantata era parte della collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca del Conservatorio nel 1827; una cartulazione errata è barrata e sostituita da una a matita; sul frontespizio della cantata è presente il numero 5 relativo alla posizione della cantata nel suo manoscritto originario; a carta 73r attribuzione del testo poetico "Borrelli verba misit".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Langue Clori vezzosa
Corre il ruscello
Pensa che su le piume
Per te che ingrato sei
Trascrizione del testo poetico
Langue Clori vezzosa
Oppressa dal velen di febbre ria,
E debolmente muove
Prive del color lor l’afflitte membra,
E tu non corri ancor per consolarla
Ingrato Tirsi e tanto tardi ancora
Priva di te vorrai soffrir che mora.
Corre il ruscello
Limpido e bello
Fra verdi sponde
E d’ogni fiore
Specchio si fà.
Ma se lo preme
Di sirio acceso
Il raggio estivo
Mesto e dolente
Solo fra sassi
Con lenti passi
Languendo và.
Pensa che su le piume
Giace Clori dolente e il guardo gira
Per vederti un momento e poi sospira.
Forza non ha di favellare e pure
Sempre il tuo nome invoca
E spesso l’infelice
Tutta accesa d’amor favella e dice:
Per te che ingrato sei
Così languir mi sento
E pure un sol momento
Mirarti oh Dio vorrei e poi morire.
Pietà crudel non hai
Di questo acceso core
E pure in tanto ardore
Deh vieni e lo vedrai all’or gioire.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 261 (=34.5.10).12
Scheda a cura di Giulia Giovani