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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Benché l’idolo mio
Dolcissima speme
Dolce speme non partire
Udite amanti udite
Degli oltraggi più fieri
Trascrizione del testo poetico
Benché l’idolo mio
Delle pene ce soffro ogn’hor si rida
Un dispregio incessante
Non mi sgomenta
Anzi ad amar m’affida
Lusinghiera speranza
Mi tien in vita
Un cor di duro scoglio
Spero ammollir un dì con la costanza.
Dolcissima speme
Ristoro del cor
Fai dolci le pene
Fai gioia il dolor.
Non mi tradir speranza
Quell’empia ch’idolatro
Piaghi pur col dispregio
Della mia fede il pregio
Il suo spietato orgoglio
Spero vincere un dì colla costanza.
Dolce speme non partire
Dal mio cor innamorato
Ch’un amante disperato
Anch’in vita suol morir.
Vo’ sperar mercede un dì
A dispetto della sorte
Che non sempre di mia morte
Goderà chi mi ferì.
Recit.
Udite amanti udite
Ciò che v’insegna amore
A tempo
Sperate pur sperate
Recit.
Degli oltraggi più fieri
Vinti non vi rendete
Che quando men pensate
A tempo
Un dì godrete.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.5.34.9
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni