Scheda n. 6275

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Sig. Antonio Fari/ na / Benché l’idolo mio adorato

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1660-1700]

Descrizione fisica

C. 154-160

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
Benché l’idolo mio
2.1: Adagio(aria, la minore, c3)
Dolcissima speme
3.1: (aria, la minore, 3/2)
Dolce speme non partire
4.1: (recitativo-arioso, c)
Udite amanti udite
5.1: (recitativo, c)
Degli oltraggi più fieri

Trascrizione del testo poetico

Benché l’idolo mio
Delle pene ce soffro ogn’hor si rida
Un dispregio incessante
Non mi sgomenta
Anzi ad amar m’affida
Lusinghiera speranza
Mi tien in vita
Un cor di duro scoglio
Spero ammollir un dì con la costanza.

Dolcissima speme
Ristoro del cor
Fai dolci le pene
Fai gioia il dolor.
Non mi tradir speranza
Quell’empia ch’idolatro
Piaghi pur col dispregio
Della mia fede il pregio
Il suo spietato orgoglio
Spero vincere un dì colla costanza.

Dolce speme non partire
Dal mio cor innamorato
Ch’un amante disperato
Anch’in vita suol morir.
Vo’ sperar mercede un dì
A dispetto della sorte
Che non sempre di mia morte
Goderà chi mi ferì.

Recit.
Udite amanti udite
Ciò che v’insegna amore
A tempo
Sperate pur sperate

Recit.
Degli oltraggi più fieri
Vinti non vi rendete
Che quando men pensate
A tempo
Un dì godrete.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.34.9

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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