Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1706-1710
Titolo
Cantata à voce Sola/ Del Sig.r Giacomo Facco
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Facco, Giacomo
Fa parte di
CANT/DI DIVER/AUTORI (n. 6060/15)
Redazione
[S.l. : copia, 1706-1710]
Descrizione fisica
C. 84r-87v
Filigrana
Filigrana costituita da lettere SP (Filigrana rilevata a c.: 84r. )
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 84r.
Titolo uniforme
Bella leggiadra Armida. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
S, Bella leggiadra Armida
S, Bella leggiadra Armida
2.1: Adagio(aria, si♭ maggiore, c)
S, Vedo ben che tu mi fuggi
S, Vedo ben che tu mi fuggi
3.1: (recitativo, c)
Più celarti non convien
Più celarti non convien
4.1: (aria, do maggiore, c)
S, Un nel ben un nell’inganno
S, Un nel ben un nell’inganno
5.1: (recitativo, c)
S, E pur ti celi ancora?
S, E pur ti celi ancora?
6.1: (aria, si♭ maggiore, c)
S, Mi scorderò di te
S, Mi scorderò di te
Trascrizione del testo poetico
Bella leggiadra Armida
Dì se qual’hor ti miro
O pur con te favello
T’offenda il labro o l’occhio mio t’uccida.
Vedo ben che tu mi fuggi
Benché il cor ti ponga al piè.
D’altro sì so che ti struggi,
E ti sdegni sol per me.
Più celarti non convien
Dì pur chi più ti piace
E poi dimmi Filen hor datti pace.
Un nel ben un nell’inganno
Tener sempre lusinghiera
Non conviene, o bella, a te.
Io qui sì, che ti condanno
D’infedele menzognera
Se tu sprezzi la mia fé.
E pur ti celi ancora?
E pur non parli e taci
T’intendo si, t’intendo
E dal tuo tacere il mio mal comprendo.
Mi scorderò di te
E bella face al sen
Altra m’accenderà.
Tu chiederai mercè
Ma non l’havrai da me
All’hor il caro ben
Il sen mi stringerà.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 11.15
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 11.15
Scheda a cura di Gianpaolo Russo