Scheda n. 5811

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Ingratitudine. / Del Sig.r Gioseppe Scalmani

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scalmani, Giuseppe (seconda metà XVII sec)

Fa parte di

Redazione

[Roma : copia di Francesco Lanciani, 1690-1710]

Descrizione fisica

C. 61r-80v

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intitolazione sopra l’incipit; il n. del copista è indicato sulla base degli esempi in Marx-Watanabe (v. Bibliografia)

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
S, E sarà vero o Filli
%C-1$bB@c 6-''CCC8bE6EG8CC-6CC/
2.1: (aria, sol minore, 3/8)
S, O povero core
%C-1$bB@3/8 =7/8--'G/BAG/
2.2: (aria, sol minore, 3/8)
S, Or va che ti vale
3.1: (recitativo-arioso, c)
S, Filli e senza rossor soffrir tu puoi
%C-1$bB@c 8''C'G-G4G8.G6A/
4.1: (aria, mi♭ maggiore, 3/2)
S, Bellezze mie care
%C-1$bB@3/2 =6/1-2'bE/
4.2: (aria, mi♭ maggiore, 3/2)
S, Mio ben adorato
5.1: (recitativo, c)
S, Ogni fallo in amor Filli è scusato
%C-1$bB@c 4-8'GG''.C6C8DbE/
5.2: Adagio(aria cavata, 3/2)
S, Ma non merta perdono un ore ingrato
%C-1$bB@3/2 2-''bEE/EDD

Trascrizione del testo poetico

E sarà vero o Filli
Che sì avara d’amor vendi tue gioie?
Quando ben sai ch’il seno
Con l’oro di sua fé le compra amante
E pur non è bastante
Un’usura sì grande
Di far godere al core
Su’l banco del mio sen frutti d’amore.

O povero core
Ch’a un idolo ingrato
Sagrasti la fé.
Io credo in amore
Maggior sventurato
Non v’habbia di te.

Or va che ti vale
D’haver tanti affanni
Sofferto fedel;
S’ingrata e sleale
È sempre a tuoi danni
Poi Filli crudel.

Filli e senza rossor soffrir tu puoi
Ch’al tribunal d’amor hoggi m’appelli
Ed ingrata t’accusi
Trattener più non posso
Le querele dell’alma
Mal gradita e negletta
Che grida contro te chiama vendetta.

Bellezze mie care
Usate pietà
Non siate sì avare
Né date ai martiri
Al duolo a’i sospiri
Mercé d’empietà.

Mio ben adorato
Non farmi penar
Non essere ingrato
Se fida e costante
Quest’anima amante
Ti fu nell’amar
Mio bene adorato
Non farmi penar.

Ogni fallo in amor Filli è scusato
Ma non merta perdono un ore ingrato.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2489.4

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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