Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1720-1730
Titolo
Cantata a voce sola / Del Sig.r Baron D’astorga
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Cantate a voce sola (n. 5246/9)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 59-68v
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Era poco un laccio al core. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Ladd 1982: n. 77, p. 260
Descrizione analitica
1.1: Andante(aria, si minore, 3/4)
Era poco un laccio al core
Era poco un laccio al core
2.1: (recitativo, re maggiore, c)
Tutto cinto d’orror fra le ritorte
Tutto cinto d’orror fra le ritorte
3.1: (aria, fa maggiore, c)
Non cerco più pietà
Non cerco più pietà
4.1: (recitativo, sol maggiore, c)
Se per darti la pace
Se per darti la pace
5.1: Largo(aria, la minore, 12/8)
Su gli ultimi respiri
Su gli ultimi respiri
Trascrizione del testo poetico
Era poco un laccio al core
Crudo amore
Vuol fra lacci ancora l piè.
Sol Mancava alle mie pene
Che il mio bene
Fosse ingrata alla mia fè.
Tutto cinto d’orror fra le ritorte
Scopo di fiera sorte
Lagnavasi Fileno
Fido amator dell’infedele Irene
Di sue fiamme cagion di sue catene
E contro la crudel che lo tradì
Seguia a dir così:
Non cerco più pietà
Voglio sol crudeltà
Morir sol bramo
Se questo è il tuo piacer
Consolati in veder
Che ancor io t’amo.
Se per darti la pace
Sol manca che si chiuda il viver mio
Addio crudel addio
Gia s’attenebra il sole
Già mancan questi rai
Ma di mia fè il splendor non manca mai.
Su gli ultimi respiri
Fedeli i miei sospiri
Crudel avrò per te.
Ancor dirò t’adoro
Ingrata per te moro
Beltade senzà fè.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-SLAfr - S. Marco in Lamis (FG) - Biblioteca Padre Antonio Maria Fania da Rignano [Santuario di San Matteo sul Gargano]
collocazione Ms. Mus. 1.9
collocazione Ms. Mus. 1.9
Scheda a cura di Danilo Camerlengo