Scheda n. 5206

Atra notte il velo ombroso
Distendea sovra i mortali
Per sospender tanti mali
Con la tregua del riposo.

Quando cinto di martiri
Un pastore innamorato
Mongibel mal animato
Fiamme avventa per sospiri.

E se pure i lumi appanna
Tosto l’apre per timore
Che del foco del pastore
Mal sicura è la capanna.

Volto al ciel così dicea
E dell’empio suo destino
Picciol rio ch’era vicino
Mormorava e ne fremea.

O speranze ad una ad una
Già vi lascio in man d’amore
Di mia stella ho il tenore
Chi è fedel non ha fortuna.

A ragion seco s’adira
Un che nasce senza sorte
E con ali così corte
Di volare al cielo aspira.

Fu il pensier d’alto desire
Come il cor di foco armato
Ma non giova a un sventurato
Ne l’ardore né l’ardire.

Troppo è ver quel che si dice
Ch’oggi poco il ver si crede
Non ha fé l’istessa fede
Quando è fé d’un infelice.

Si doleasi, e pianse tanto
Che ’l rio crebbe d’onde amare
Né si sa se il suo parlare
Pianga più che parli il pianto.