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Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Insolito stupor m'ingombra il core
Qual piacer provar poss'io
Dunque l’Ercole invitto
Ogni fasto audace altero
Trascrizione del testo poetico
Insolito stupor, m’ingombra il core,
Scendono nel mio petto
A numeroso stuol stragi e rovine,
Mi divora e m’affanna
Un non so che d’ardore,
Numi, che mai sarà? Mi sembra amore.
Amor, che al primo raggio
Funesto alla mia pace
Incatenommi l’alma,
E con torbida calma,
Scemandomi il contento
Sopra l’arrido stel della mia spene,
Mi lusinga il fellon, fra smanie e pene.
Qual piacer provar poss’io,
Se di speme il bel desio
Pur svanì da questo cor.
Reso amante è il mio pensier,
Ma non prova quel piacer,
Che pur suol donar amor.
Dunque l’Ercole invitto!
A cui trofeo onorato
Fanno gloria, valor, la fama, il fato,
Dovrà poi in mezzo a strazzi
Viver sempre penante,
Senza sperar pietà, deluso amante.
Atterrati centauri
E sostenuti cieli,
Cerberi vinti ed espugnati inferni,
Del mio braccio viril fu merto ed opra;
Ma di Iole vezzosa,
Invaghito il mio cor,
Mutai la clave in rocca, il ferro in fuso
E in feminile veste
D’indomito leon l’orrendo manto:
Tiro pendente il filo,
E innaspando la trama,
Il bel piacer d’amor, quest’alma brama.
Ogni fasto audace, altero
Cede vinto al dio d’amor.
Ogni cor benché severo
Nell’amar perde il vigor.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Musiksammlung
collocazione Mus. Hs. 17603.2
Scheda a cura di Andrea Zedler