Scheda n. 251

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica manoscritto

Data

Data certa, 1718

Titolo

Cantata 18

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

autore del testo per musica: Stampiglia, Silvio (1664-1725)

Redazione

Roma : copia, 1718

Descrizione fisica

P. 26-27

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Trascrizione del testo poetico

Amo, ma per voler di sorte ingrata
Sono infelice tanto,
Che non provo in amore altro che duolo,
Né consola il mio duolo altro che il pianto
Di sì crudi tormenti
Quest’alma sdegneria soffrir l’asprezza
Se la dolce mia speme
Non sciugasse le stille al cor che geme:
Ma che val, che pietosa
Venga a terger le stille ai mesti lumi
Se le lagrime mie cadono a fiumi.

Mia speranza lusinghiera
Quanto sei per me fallace
Tutta vaga ognor m’alletti
E prometti
Nel mio sen temprar gl’affanni
Ma crudel tu poi t’inganni;
Pure il cor ti crede e spera
E da te non ha mai pace.

Stelle, che far degg’io
Disprezzerò l’amore
E per far pago il mio destin severo
Morirò disperato, ah non fia vero.
D’alto valore armato
La mia sorte crudel soffrirò sempre
Forse cangerà tempre
Il mio barbaro fato
Cinto di nubi oscure
Tuona talor, poi si rischiara il cielo,
E dopo orrido gelo
Con sembianze odorose
germogliano sul prato e gigli e rose.

Mio cor rasciuga i pianti
Bacia d’amor lo strale
E con dolor mortale
Soffri le fiamme ardenti
Che sol d’aspri tormenti
E’ figlio quel piacer ch’hanno gl’Amanti.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Fl - Firenze - Biblioteca Medicea Laurenziana
fondo Ashburnham
collocazione Ms 729.18

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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