Scheda n. 4614

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1760 e il 1790

Titolo

Cantata 201.a / [Alessandro Scarlatti]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Cecchini Pacchierotti, Giuseppe (1805-1866)
possessore: Rolandi, Ulderico (1874-1951)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1761-1790]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 70v­‐74v)

Note

La cantata è la ventiduesima della raccolta manoscritta. Nome dell’autore dal frontespizio dell’intero manoscritto.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Io ch'a un tronco avea
2.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
Col tuo grato mormorio
3.1: (recitativo, c)
Scendano pure a te dal vicin monte
4.1: (aria, sol maggiore, 2/2)
Stuol d'augelli a loro intorno

Trascrizione del testo poetico

Io ch’a un tronco avea
Mia rozza cetra appesa
Per non mirarla più qual già solea
Or di Clori al desio
Rendo al suono concorde il voler mio
Quindi il cantar d’un semplicetto augello
Ch’intorno a questo limpido ruscello
Scioglie calori alcenti [!]
Tempra le corde è in tanto
Con rozzo stile e rauca voce io canto.

Col tuo grato mormorio
Dolce invita il canto mio
Caro limpido ruscello
Scorri pur tra l’erbe ei fiori
Che passando avanti a Clori
Ti farai più chiaro e bello.

Scendano pure a te dal vicin monte
Le ninfe più leggiadre e più vezzose
A coronar la fronte
Di fresch’erbette e rose
Che nei tuo’ chiari e limpidetti umori
Spargendo i rai di lor sembianze belle
N’avranno luci in ciel tutte le stelle.

Stuol d’augelli a loro intorno
Or sul pino ed or sull’orno
Dolcemente canterà.
Ed al grato mormorare
Di quest’onde dolci e chiare
L’eco ancor risponderà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.22

Scheda a cura di Giulia Giovani
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