Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1700-1710
Titolo
Cantata
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Ariosti, Attilio Malachia (1666-1729)
Fa parte di
Cantate / Del P: Attilio Ariosti (n. 4563/6)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 25-28v
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Belle stille che grondate. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: Largo largo(aria, 3/8)
S, Belle stille che grondate
%C-1$xFC@3/8 =7/8-''8FE/''8.D{6C'BxA}/{'6B''D}{''8.C6E}/{''6DC}'4B/
S, Belle stille che grondate
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2.1: (recitativo, c)
S, Tornate dunque al core
S, Tornate dunque al core
3.1: (aria, si minore, c/)
S, Ben vi conosco care pupille
S, Ben vi conosco care pupille
Trascrizione del testo poetico
Belle stille che grondate
Da’ begl’occhi del mio bene
So perché voi non cessate:
Voi stringete le catene
E aggiungete al cor le pene.
Questo è il vanto che portate.
Tornate dunque al core
Se pur dal cor venite
Preziosi artifici
Che già voi eseguiste
Ciò che impose il mio ben, l’anima mia.
Narrate a lui fedeli
Che se messaggi foste
Messaggieri tornate
De le sventure mie, de’ miei dolori.
Diteli pur che s’egli
Va superbo d’uccider chi pena,
Basta che ancor v’invia
Sugl’occhi una sol volta
Che un trofeo sarà del suo bel pianto
L’uccider me che già soffersi tanto.
Ben vi conosco
Care pupille,
Amate faville
Del foco d’amor.
È il vostro pianto
Semplice brama,
D’uccider chi v’ama
Con tenero ardor.
Risorse online
Paese
Austria
Lingua
Italiano
Segnatura
A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
collocazione Mus.Hs.17591.6
collocazione Mus.Hs.17591.6
Scheda a cura di Licia Sirch