Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Anonimo nel manoscritto, il compositore è segnalato in RISM.
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Fortuna, non lo credere
Mi toglierai gl'honori
Fortuna, non lo credere
Ira, te sola io temo
Vengano le furie a schiere
Sì, detesto, rifiuto
Quel nocchier, ch'in procella molesta
Ma per viver sereno
Fortuna, non lo credere
Trascrizione del testo poetico
Fortuna, non lo credere,
Ch’io possa lagrimar.
Potrà nel cor succedere
Duolo a dolore asprissimo,
Ch’io sempre contentissimo
Godrò nel mio penar.
Mi toglierai gl’honori,
Egualmente mi copre
Povera lana e porpora di Tiro.
M’avventerai nel sen d’Amor la face,
Io non conosca Amore,
Ne altra bella desio, che la mia pace.
Giungerai nel mio sangue
Con man di gelo ad arrestar la vita,
Renderai più spedita
L’alma già stanca alla sua patria stella,
Credilo a me, Fortuna,
Non sei, com’altri crede, empia e rubella,
Per vincere il tuo stral basta non cedere.
Fortuna, non lo credere,
Ch’io possa lagrimar.
Potrà nel cor succedere
Duolo a dolore asprissimo,
Ch’io sempre contentissimo
Godrò nel mio penar.
Ira, te sola io temo,
Madre crudel di generosi errori.
Tu cangi in un istante
La ragione in delirio e l’uomo in fiera.
Ma dolcemente io penso
Abbattere il tuo orgoglio,
Che contro l’ira istessa ira non voglio.
Vengano le furie a schiere,
Resisterò.
S’armino turbe guerriere,
Non cederò.
Sì, detesto, rifiuto
Haver d’uomo il sembiante e il cor di bruto.
Quel nocchier, ch’in procella molesta
S’adira,
Prova l’ira
Più fiera del mar.
Or nel mondo , ove sempre è tempesta,
È sano consiglio
Il periglio
Sereno incontrar.
Ma per viver sereno
Teco è duopo, ò Fortuna,
Sprezzar tutto, aver poco e nulla chiedere.
Fortuna, non lo credere,
Ch’io possa lagrimar.
Potrà nel cor succedere
Duolo a dolore asprissimo,
Ch’io sempre contentissimo
Godrò nel mio penar.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Sant.Hs.863.18
Scheda a cura di Berthold Over