Scheda n. 4013

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1730

Titolo

Cantata a voce sola di soprano del Sig.re Niccolò Porpora

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Porpora, Nicola (1686-1768)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1730]

Descrizione fisica

C. 139r-142v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Era il tempo che in cielo irato
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2.1: Adagio(aria, si minore, c)
S, Come langue ogni erbetta
3.1: (recitativo, c)
S, A' così tristi accenti
4.1: Allegro(aria, re maggiore, 3/8)
S, Credo che in sonno Tirsi

Trascrizione del testo poetico

Era il tempo che in cielo irato ferve
Col fier leone il sole
Ogni fiore ogni fronda ed ogni pianta
La siepe ombrosa e il folto bosco ameno
Privi d’umor languian rivolti e chini
Al suol inculto et arso
Smarrito il gregge e sparso
Senza sollievo o scampo
Secco anelava in sul digiuno campo
Quando la vaga pastorella Eurilla
Assisa à un sasso in rupe
Alpestra e scoscesa
Così dal suo pastor parlar fu intesa.

Come langue ogni erbetta ogni fiore
Langue il core
E il mio Tirsi più ingrato si fa
Un momento ch’Eurilla non vede
Di sua fede
Più non cura e non sente pietà.

A’ così tristi accenti
Mostran segni di duolo anche gli armenti
E fin da cavi sassi eco rispose
Con voci alte e dogliose
Ma alfin già stanca e roca
Al sussurrar di dolce e lieve auretta
Chiuse vinta dal duolo al sonno i lumi
Onde se mai non viddi un dì sereno
Ebbe un‘ora di tregua in sonno almeno.

Credo che in sonno
Tirsi mirasse
Che le giurasse
Amore e fè
Già che più lieta
Poi si svegliò
Poiché fu desta
Non fu più mesta
Tutta contenta
Levossi in piè
E a veder Tirsi
Veloce andò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.24.24

Scheda a cura di Maria Concetta Picciotto
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