Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Secondo Ryom (cfr. rep. bibliografici) l’indicazione "2da" a c. 25r è autografa. Numerose cancellature a c. 16; indicazione "Finis" a chiusura della cantata. La c. 18 non è notata. Il copista è lo Scriba 4 (probabilmente Giovanni Battista Vivaldi).
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Alvira anima mia
Partirò ma vedrai quanto
Passo al rogo fatal e son già cinto
Pupille vaghe
Trascrizione del testo poetico
Elvira, anima mia,
Mirami se lo puoi
Nunzio di meste note agl’occhi tuoi.
Non più vedrai Fileno
De’ più teneri affetti
Tra li soavi lacci,
Tra il mormorio de’ baci ebro di gioia
A riposarsi in seno.
Forz’è di rio destino
Ch’io parta, ch’io ti lassi e vada altrove,
Senza poterti dir quando né dove.
Partirò ma vedrai quanto,
Bell’Elvira, del mio pianto,
Sia il dolor del mio partir.
Senza te, gioia amorosa,
La mia vita è più penosa
D’ogni barbaro martir.
Partirò ma vedrai quanto...
Passo al rogo fatal e son già cinto
Di tormenti e d’affanni. O cara Elvira,
Mira, pietosa mira
Amor per un momento
Nel specchio de’ miei lumi il mio tormento.
Prendi l’ultimo bacio
Con quello stesso ciglio
Che da bocca languente
Del padre moribondo il sugge un figlio.
Pupille vaghe,
Bellezza amata,
Alma adorata, Elvira addio.
Parto ma resta
Doglia funesta
Nell’afflitto mio sen e nel cor mio.
Pupille vaghe...
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Foà
collocazione Foà 28.3
Scheda a cura di Giulia Giovani