Scheda n. 2660

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

Cantata a voce sola / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

8 c. (137r-144v) ; 215x275 mm

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 137r; cartulazione moderna a matita (137-144) e prob. coeva (109-116); sopra l’incipit è scritto "N. 21"; c. 144v vuota

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Dunque tu parti o cara
%C-1@c 4''C'8G''F4F'8.B6''C/8CC-6CC8C6CD8'bBB/
2.1: Largo(aria, do maggiore, 12/8)
S, Nel vederti allontanare
3.1: (recitativo, c)
S, Negar più non poss'io
4.1: Allegro(aria, do maggiore, 2/4)
S, A chi resta pensa poco

Trascrizione del testo poetico

Dunque tu parti, o cara
E mi lasci penando in abbandono.
Ingrata, e dove sono
I promessi contenti a questo core?
O come, oh Dio, crudele
Qui mi lasci ferito e semivivo.
Ah, della vita privo
Rendimi pria che parti
Lungi da me, bell’idol mio, le piante,
Poiché pena maggiore
Viver senza vedere il tuo sembiante.

Nel vederti allontanare
S’allontana a poco a poco
L’alma misera dal sen.
Ma se moro, o luci care,
Più s’accende il mio bel foco,
Mentre piango e vengo men.

Negar già mai poss’io
Che permetti partendo
Di serbar sol per me la tua costanza,
Ma troppo, ahi, troppo intendo
Che non si dà mai fede in lontananza.
Anzi ben io comprendo
Quanto prescrive a noi fiero destino,
Ch’appena amor si prova
In un amor che sia fido e vicino.

A chi resta, pensa poco
Chi si trova in lontananza.
Ma lontan dal caro volto
Chi non parte pena molto,
Se l’affligge in ogni loco
Il timor dell’incostanza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.25.21

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
Ultima modifica: