Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1700-1730
Titolo
Non lasciarmi o’ bella speme cantata a voce sola con flauto
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Cantate / autori diversi (n. 1650/6)
Redazione
[S.l. : copia, 1700-1730]
Descrizione fisica
C.65r-81v
Filigrana
Non rilevata
Note
Lo stesso testo è stato intonato da Emanuele d’Astorga, Giuseppe M. Orlandini e Diogenio Bigaglia.
Titolo uniforme
Non lasciarmi o bella speme. Cantata
Organico
Soprano, flauto e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
A, Non lasciarmi o' bella speme
%C-1$bB@3/8 14/8-''C'F/q8F4E8F/8(&6BAG?;3)''8C'F/GF-/
A, Non lasciarmi o' bella speme
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2.1: (recitativo, c)
A, Togli dalla mia mente ogni sospetto
A, Togli dalla mia mente ogni sospetto
3.1: (aria, re minore, 2/4)
A, Non m'è sì grave la lontananza
A, Non m'è sì grave la lontananza
Trascrizione del testo poetico
Non lasciarmi ò bella speme
Or che lungi dal mio bene
Io mi veggio abbandonato
Se in te sola è la mia vita
Tu m’aita mi consola
Per non far ch’io ceda al fato.
Togli dalla mia mente ogni sospetto
E di Filli nel petto
Fido sempr’e costante
Present’al mio pensier l’antico ardore
Bandisci dal mio core
Anche il nome anche un’ombra
Di quel mostro crudel di gelosia
E tu dall’alma mia mai non partir
Così potrò contento
Soffrir di lontananza il rio martoro
Ma senza te bella speranza io moro.
Non m’è sì grave
La lontananza
Quanto soave
La tua costanza
Caro mio ben
Godrà il mio core
Dolce diletto
Se ad altro ardore
Non dai ricetto
Dentro il tuo sen.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.24.6
collocazione 33.5.24.6
Scheda a cura di Maria Concetta Picciotto