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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
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Descrizione analitica
S, Un tormento così fiero
S, Mie luci sventurate
Portatevi ad Irene
Trascrizione del testo poetico
Or che lungi son io dal mio bel foco
Sento più ardor che quando gl’era appresso.
Ah, mentre a me concesso
Fu l’ardor de’ begl’occhi aver presente,
L’aura soave e spesso
De’ le dolci parole era il ristoro
A la mia fiamma ardente.
Ma poi ch’ella è partita,
Il solo ardor non il ristor mi giunge,
Che il mal’io provo et il rimedio è lunge.
Un tormento così fiero
Dimmi tu, bendato arciero
Quando mai finir dovrà.
Ah, che morte sol m’avanza,
Se in sì cruda lontananza,
L’alma mia viver non sa.
Mie luci sventurate
Se a veder non giungete
La lontana Beltade,
Per cui forse piangete:
Fate cader le lagrime a torrenti,
Su quest’acque correnti
Ch’almeno andranno a lei prima che al mare;
Sia pronto il lagrimare
Ove il vedere è tardo
E giunga il pianto ove non giunge il guardo.
Portatevi ad Irene
Mie lagrime amorose,
Così de’ le mie pene
Pietate forse avrà.
Voi diteli ch’io moro
Se presto a me non torna:
Lontan da lei ch’adoro
Il cor da me sen va.
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Segnatura
collocazione 34.5.9.8
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri