Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1710-1740
Titolo
Cantata à voce sola
Presentazione
Non applicabile
Legami a persone
autore incerto: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
Fa parte di
[30 cantate] (n. 2529/5)
Redazione
[S.l. : copia, 1710-1740]
Descrizione fisica
4 c. (17r-20v) ; 210x275 mm
Filigrana
Non rilevata
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 17r; c. 20v vuota; attribuita a Alessandro Scarlatti nell’indice a c. I (scritto da mano moderna)
Titolo uniforme
Liete placide e belle. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
2.1: (aria, re minore, c)
S, La cagion delle mie pene
S, La cagion delle mie pene
3.1: (recitativo, c)
S, Ardo per Filli d’un amor costante
S, Ardo per Filli d’un amor costante
4.1: A tempo lento(aria, mi minore, 12/8)
S, Dite voi onde ridenti
S, Dite voi onde ridenti
Trascrizione del testo poetico
Liete placide e belle
Acque, voi che scherzando in grembo al suolo
Fate del vostro sen specchio alle stelle,
Oh, quanto del mio duolo
Mentre attento vi miro
Raddolcire rigore ond’io sospiro.
La cagion delle mie pene
È di Filli il crudo cor.
Per lei vivo tra catene
Che mi cinse il Dio d’amor.
Ardo per Filli d’un amor costante,
Ed ella che lo sa ch’ogn’or lo vede
Non cura del mio sen l’incendio amante.
Gli paleso col pianto la mia fede
E gode la spietata
Che di mie stelle amare
Si formi un fiume a dar tributo al mare.
Dite voi onde ridenti
A Filli la crudeltà
Ch’il mio tesoro.
Fra le lagrime e i tormenti
Dite al suo cor di gel
Ch’io peno e moro.
Risorse online
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.5.9.5
collocazione 34.5.9.5
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri